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    L'addio a Guido 
    Crepax, il geniale papà di Valentina | 
    
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    Ci ha  
    lasciato Guido Crepax. Aveva appena compiuto 70 anni, ma era malato 
    da tempo di sclerosi a placche. "Mio zio - commenta la nipote Valentina - era un tipo, molto solitario. Ricordo che spesso disegnava 
    le parti del corpo dei suoi personaggi mettendosi davanti allo specchio e 
    copiando quello che vedeva. Da ragazzina mi regalava dei suoi disegni che 
    poi io rivendevo. Era un pò come in casa del pasticcere dove non si mangiano 
    pasticcinI. Questa mattina mi sono guardata intorno e mi sono accorta che 
    non solo non avevo neanche un suo disegno, ma nemmeno uno dei suoi libri".   
    "Una cosa carina che ricordo - ha concluso - è che ha disegnato la copertina 
    dei miei due libri, che hanno venduto molte copie. Anche per merito suo, 
    certamente per merito suo". | 
    
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        Guido Crepax nasce a Milano 
        il 15 luglio 1933. Fin dall'infanzia dimostra grande interesse per il 
        disegno. Dopo aver frequentato il liceo scientifico si iscrive per un 
        breve periodo al Politecnico,poi passa ad architettura e lì si laurea. 
        E’ comunque durante il periodo universitario che inizia la sua attività 
        professionale. Nel 1953 disegna la sua prima copertina per un disco di 
        Fats Waller, a questa ne  seguiranno molte altre: ricordiamo la 
        copertina per un LP di Louis Armstrong e una per gli Italian Jazz 
        Stars. Poi nel 1957 inizia  a lavorare nel  settore 
        pubblicitario. L'occasione gli è data da Luigi Morisetti che lo 
        chiama per la campagna pubblicitaria della "Shell". E con quella 
        campagna pubblicitaria, affidata a Crepax, la "Shell" si aggiudica in 
        quell'anno, la Palma d’Oro della Pubblicità. Nel 1960 sempre per 
        la "Shell" disegna una brochure promozionale "Trecento all'ora", 
        composta da 40 disegni, che viene ricordato tutt’oggi come il primo 
        libro dell’autore. Nel 1958 disegna il n°0 di "Tempo Medico", 
        rivista scientifica fondata dal Prof. Niccolò Visconi. 
        Nell’ambito di questa rivista Crepax cura la rubrica Circuito interno: 
        si tratta di una serie di quiz a fumetti, pensati dal radiologo Pino 
        Donizetti e disegnati da Crepax. La collaborazione a "Tempo Medico" 
        è curiosa e significativa, perché oltre a sancire ufficialmente il primo 
        fumetto pubblicato da Crepax rimane anche l’unica pubblicazione 
        periodica continuativa dell’autore, trattandosi di una collaborazione 
        ininterrotta e che è stata attiva fino a quando la malattia glielo ha 
        consentito. 
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         Nell’aprile del 1965 esce in 
        edicola  "Linus", una rivista a fumetti, un omaggio ai 
        Peanuts di Schultz.  Crepax aderisce all’iniziativa fin dal 
        secondo numero e vi pubblica La curva di Lesmo, il primo episodio della 
        lunga saga di Valentina: in tutto sono trenta gli episodi pubblicati su 
        "Linus", successivamente raccolti dalla Milano Libri in sette volumi. A 
        questi hanno fatto seguito altri albi speciali fuori collana, tra cui la 
        raccolta di disegni A proposito di Valentina (a cura di Francesco 
        Casetti, nel 1975), Lanterna magica (1977), un singolare caso di 
        fumetto "no words" (cioè senza dialoghi) e Valentina pirata (1980), il 
        primo albo di Valentina interamente realizzato a colori. 
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         Nonostante il grande successo dei 
        fumetti, Crepax non rinuncia all’illustrazione pubblicitaria.  Tra 
        il ’58 e il ’63 realizza  22 copertine per la Piccola Biblioteca 
        Ricordi. Nel ’62, nove Gialli-Neri e nel ’66 otto libri della 
        collana "Week-End" della Sugar. Tra il ’60 e il ’68 realizza 
        anche una trentina di copertine per libri di testo scolastici 
        Loescher, oltre ad alcuni libri di automobilismo e motociclismo per
        Calderini. Tra il ’66 e il ’73 realizza ben 192 copertine per 
        romanzi di avventure della Sonzogno.  
        Crepax resta tra i pochi autori 
        che sopravvisse alla generale crisi che il fumetto d’autore italiano 
        attraversò al passaggio tra gli anni ’80 e i ’90 e, in particolare, alla 
        chiusura di quello che era rimasto, nonostante tutto, l’ultimo baluardo 
        della rivista antologica nel nostro paese: "Corto Maltese".  
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