| La scoperta del DNA e 
        la decifrazione del genoma umano che ne è la diretta conseguenza hanno 
        rappresentato una rivoluzione copernicana non soltanto per la scienza. 
        Come Copernico svelò che la terra non era al centro dell'Universo, ma 
        girava intorno al Sole, il che portò alla cancellazione della cosmologia 
        aristotelica, così la scoperta del DNA ha sconvolto i fondamenti della 
        biologia e della stessa metafisica dell'uomo. 
        La rivelazione del genoma ci riporta 
        al nucleo fondante delle teorie evoluzionistiche, secondo cui gli 
        organismi viventi si sarebbero evoluti a partire da antenati comuni, a 
        loro volta evolutisi dalle cellule primordiali: la scoperta del DNA ha 
        svelato inequivocabilmente il processo evoluzionistico di tutti gli 
        esseri viventi. La struttura di un gene (cioè il nucleotide) è uguale 
        per tutti gli esseri viventi: i geni di un moscerino e quelli di un filo 
        d'erba e quelli di un elefante e quelli di un uomo sono identici, sono 
        costituiti tutti dalla stessa matrice, che è il DNA, l'acido 
        deossiribonucleico. 
        Dal punto di vista genetico tutti 
        gli esseri umani sono sostanzialmente uguali, e le diverse razze 
        posseggono gli stessi geni, anche se le varianti geniche possono 
        influenzare il carattere fisico esteriore. 
        Conoscenze straordinarie che 
        abbiamo cominciato ad utilizzare. Si sono aperte strade infinite grazie 
        alla bioingegneria, cioè alla capacità di trasferire e modificare geni 
        nelle piante e negli animali. Ha significato di debellare la piaga della 
        fame grazie a piante resistenti a malattie e parassiti, e a raccolti più 
        ricchi in virtù di semi modificati. In medicina le ricadute pratiche 
        sono già meravigliose, basti pensare alla produzione in grandi quantità 
        di insulina per curare il diabete e di ormone per la crescita. 
        Il DNA, il codice della vita, 
        inaccessibile per miliardi di anni all'uomo, è stato il "dominatore " 
        dell'uomo. Ma oggi che ne abbiamo scoperto la natura, il linguaggio e la 
        funzione, possiamo essere noi a dominarlo. E' l'antico sogno di dominare 
        la natura che oggi diventa realtà.E questo il tema vero del DNA, quello 
        di una riflessione etica, fondamentale per il nostro futuro. Possiamo 
        indirizzare questa potenzialità a fini benefici, oppure dimenticarci in 
        questo impegno. Se rispetteremo l'etica della responsabilità 
        raggiungeremo un grande bene per l'umanità. 
        Umberto Veronesi  | 
        
        
          
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            La 
            Fondazione Adriano Buzzati Traverso, col contributo del Ministero 
            dell'Istruzione,Università e Ricerche, e della Fondazione Pfizer, ha 
            realizzato la mostra LA DOPPIA ELICA DEL DNA CINQUANT'ANNI DOPO. 
            La mostra è dedicata a 
            ripercorrere i passaggi chiave che hanno condotto a questa 
            importante scoperta, oltre che alle tappe fondamentali che hanno 
            permesso di decodificare l'intera sequenza del DNA. 
            
            La mostra si svolge a: 
            
            Napoli 
            
             ex sede della 
            facoltà di economia e commercio dall'8 novembre al 10 dicembre 2003 
              
            
            Milano  
            
             Museo della 
            Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" dal 25 novembre 2003 
            al 31 marzo 2004 
              
            
            Padova 
            
            Palazzo del Bo dal 10 
            dicembre 2003 al 16 gennaio 2004 
              
            
            Roma 
            
            Centrale Montemartini 
            dal 18 dicembre 2003 al 28 marzo 2004 
              
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